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venerdì 3 marzo 2023

Un mondo ribelle

Esiste un regno malato, privo di giustizia, dominato dalla pazzia e tutti gli abitanti di quel luogo sono degli stolti. Vivono da ribelli seguendo il principe della potenza dell'aria. Sono rissosi, ingrati, litigiosi, bugiardi e per questo: spiritualmente morti.

“...voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli” Efesini 2:1-2.

In quel paese le guerre scoppiano improvvise e i morti si contano spesso a migliaia e a volte anche a milioni. Sono violenti a tal punto da non aver rispetto dei componenti della loro stessa famiglia. Egoisti, orgogliosi, dei loro peccati ne fanno sovente un vanto. Sono inaffidabili, amano parlare male gli uni degli altri e sono irrispettosi perfino nei confronti dei loro stessi genitori.

Potremmo continuare e la carrellata sarebbe ben lunga. Vicino a quel paese si estende un regno immenso, tanto vasto da superare, per estensione, l'universo stesso. Lì risiede un Re potentissimo: il Re dei re.

Un Re che odia il male, detesta i soprusi, non tollera le ingiustizie e ama la purezza e la rettitudine.

“Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportar la vista del male, e che non puoi tollerar lo spettacolo dell'iniquità”  Abacuc 1:13.

Possiede un esercito smisurato e i suoi occhi sono da sempre posati su quel paese di pazzi.

I suoi eserciti sono stati schierati in formazione di battaglia, file ordinate di guerrieri eccezionali armati di spade fiammeggianti, ma l'ordine di attaccare non arriva.

I suoi soldati scrutano il volto del Re, ha uno sguardo triste e sono consapevoli che l'ordine di attaccare non arriverà. Poi all'improvviso fa un cenno con la mano e dalle file del suo esercito esce una figura splendente...  vestita con una veste lunga fino ai piedi e cinto di una cintura d'oro all'altezza del petto. 

Ma l'ordine che riceve non è quello di attaccare ma quello di andare a cercare e salvare quanti altrimenti sarebbero perduti.

“Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui” Giovanni 3:17. 

“L'Eterno, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un Potente che salva”  Sofonia 3:17.

Ma è bene che l'uomo non si approfitti di questa sua pazienza  e del suo amore per tutti gli uomini perché come è scritto: “Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v'illudete” 1 Corinzi 6:9. 

Egli rimane un Dio che non è disposto a tollerare il male e l'ordine di ristabilire la giustizia arriverà: 

“Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui. Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio. Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro... E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI”  Apocalisse 19:13-19.