Nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo.
1 Giovanni 4:18
La paura scacciata
dall’amore
Qual è l’amore perfetto? È forse quello che noi esseri umani
proviamo per il nostro prossimo? Certamente no, perché nell’uomo il sentimento
dell’amore, se c’è, è sempre mutevole e imperfetto, spesso accompagnato da
altri impulsi che lo inquinano, come l’orgoglio e l’ipocrisia, “per essere
visti dagli uomini” (Matteo 6:5) o con la pretesa di essere ricambiati.
No, l’amore perfetto viene solo
da Dio: “L’amore è da Dio” (1 Giovanni 4:7). “Dio… ha amato noi, e ha mandato
suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” (v. 10). E quelli che possono dire, con convinzione, “noi
abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto” (v. 16),
non hanno più paura del Suo castigo. Non perché Dio sia indulgente riguardo
alle loro mancanze, ma perché, se
abbiamo creduto nel sacrificio di Cristo per noi, “il sangue di Gesù, suo
Figlio, ci purifica da ogni peccato” (1:7).
Ma allora, noi che siamo
credenti non abbiamo più paura di nulla? Se lo affermassimo, inganneremmo noi
stessi. Spesso anche noi facciamo l’esperienza dei discepoli in mezzo alla
tempesta e ci sentiamo dire dal Signore: “Perché siete così paurosi? Come mai
non avete fede?” (Marco 4:40). Nel rimprovero del Signore c’è sia la diagnosi
sia la cura del problema. La fede, nel credente, significa soprattutto fiducia in Dio, nella Sua potenza e nel
Suo amore. Ma aver fiducia nel Signore e affidarsi a Lui non significa
passività e fatalismo; significa invece affrontare le difficoltà con lo sguardo rivolto a Lui, senza fare
affidamento sulle nostre forze, come il profeta che, lodando Dio, diceva:
“Tu sei stato una fortezza per l’indifeso nella sua angoscia, un rifugio contro
la tempesta, un’ombra contro l’arsura” (Isaia 25:4).