Voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, per mezzo della sua morte.
Colossesi 1:21-22
Un pugno alzato
L’imperatore Giuliano regnò sull’Impero Romano
dal 361 al 363. È chiamato l’Apostata perché abbandonò il cristianesimo e tornò
al paganesimo. Rinnegare la sua educazione cristiana per ritornare
all’idolatria pagana era dichiarare pubblicamente guerra a Dio. Nel 363,
colpito a morte durante un combattimento, si dice che abbia gridato, col pugno
alzato verso il cielo: “Hai vinto, Galileo!” E così morì, con uno spirito di
ribellione aperta contro Gesù Cristo.
Forse anche tu, lettore, sei “in guerra” con
Dio, più o meno dichiaratamente. Forse non hai accettato il verdetto della Sua
Parola che afferma che ogni uomo è peccatore, e sei ancora ostile a Dio benché
il Figlio Suo Gesù Cristo sia venuto in persona sulla terra con lo scopo
di riconciliarti con Lui.
Dio è pronto a perdonare l’atteggiamento
più violento nei Suoi confronti. Gesù Cristo non ha forse chiesto al Padre di
estendere il Suo perdono anche a quelli che lo stavano crocifiggendo?
Se finora hai sentito dell’amarezza contro
Dio, ma accetti di inchinarti davanti a Lui, di ritirare quel “pugno”, di far
tacere i sentimenti di ribellione, all’istante Egli ti apparirà come il Dio di
pace, che dà una pace completa e definitiva a chi si avvicina a Lui. Questa
pace è stata fatta da Gesù crocifisso: Dio ha inflitto a Lui il castigo che la
nostra ribellione meritava.
Non rifiutare questo piano di
riconciliazione che ha la sorgente nel cuore di Dio che ti ama!