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lunedì 14 aprile 2014

Darsi al Signore

Colui che fornisce al seminatore la semenza e il pane da mangiare, fornirà e moltiplicherà la semenza vostra e accrescerà i frutti della vostra giustizia. 
2 Corinzi 9:10


Il Signore non vuole che mettiamo a Sua disposizione soltanto il nostro denaro o il nostro lavoro, ma anche tutto ciò che è alla base della nostra vita terrena affinché sia vissuta per Lui: moventi e disegni del cuore, scelte e progetti. 
Come Paolo scriverà ai Corinzi parlando dei credenti di Macedonia, essi non solo avevano dato denaro in favore dei poveri della Giudea, ma prima si erano dati loro stessi al Signore (2 Corinzi 8:5). È questo il suo desiderio: che ci diamo a Lui come “morti fatti viventi” (Romani 6:13), e i nostri corpi come un sacrificio vivente, santo, gradito a Dio (Romani 12:1). Non dimentichiamo mai che siamo stati “comprati a prezzo” e non apparteniamo più a noi stessi (1 Corinzi 6:20). Cristo è morto “affinché quelli che vivono non vivano più per sé stessi, ma per Colui che è morto e risuscitato per loro” (2 Corinzi 5:15).
Il Signore non resta debitore di nessuno; promette “cento volte tanto” a chi, per Lui, avrà lasciato qualcosa. Se gli diamo il primo posto nel nostro cuore e nella nostra vita, ne saremo abbondantemente ricompensati. Dare a Gesù il posto a cui ha diritto anche nella nostra famiglia porta la gioia e la felicità ai genitori e ai figli.