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sabato 12 aprile 2014

L’onore e il rispetto

Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.
1 Corinzi 12:26

Onorate tutti. Amate i fratelli.
1 Pietro 2:17


L’onore e il rispetto vanno resi a tutti, uomini, donne, anziani, giovani. “Gli anziani che tengono bene la presidenza siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell’insegnamento” (1 Timoteo 5:17). Ma anche i giovani devono essere rispettati, specialmente se amano il Signore e desiderano servirlo. Paolo dice al giovane Timoteo: “Nessuno disprezzi la tua giovane età” (1 Timoteo 4:12); e, raccomandandolo ai fratelli di Corinto, scrive loro: “Guardate che stia fra voi senza timore, perché lavora nell’opera del Signore come faccio anch’io. Nessuno dunque lo disprezzi” (1 Corinzi 16:10-11).
Esortare o riprendere un fratello che abbia commesso un peccato non significa disprezzarlo. Quand’anche fosse ostinato e si fosse obbligati a rimetterlo al castigo e alla scuola del Signore, il rispetto gli va pur sempre reso, perché è un riscattato del Signore. 
I medesimi insegnamenti li troviamo anche nell’Antico Testamento. Eliu, uno degli amici di Giobbe, dice: “Dio è potente, ma non disdegna (lett. non disprezza) alcuno” (Giobbe 36:5). Se non lo fa Lui, possiamo forse farlo noi, povere creature mortali?
“Rendete a ciascuno quel che gli è dovuto… il timore a chi il timore; l’onore a chi l’onore. Non abbiate altro debito con nessuno se noi di amarvi gli uni gli altri” (Romani 13:7-8).