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lunedì 14 aprile 2014

L’uomo (racconto tratto da un opuscolo)

Fin dal mattino, semina la tua semenza e la sera non dar posa alle tue mani; poiché tu non sai quale dei due lavori riuscirà meglio: se questo o quello, o se ambedue saranno ugualmente buoni. 
Ecclesiaste 11:6


Tutto è cominciato alcuni anni fa in una chiesa del sud di Londra. Alla fine del servizio domenicale, un credente si alza e chiede se può raccontare la sua conversione a Dio. Glielo concedono, e allora racconta: 
“Abitavo a Sidney, in Australia. Qualche mese fa, andando a far visita a dei parenti, camminavo in Gorge street, quando un piccolo uomo coi capelli bianchi è uscito da un negozio e mi ha offerto un opuscolo dicendo: «Mi scusi, signore, lei è salvato? Se morisse questa sera, andrebbe in cielo?». Questa domanda mi ha travagliato e, anche grazie all’aiuto di un amico credente, ho accettato Gesù come mio Salvatore”. 
Qualche mese dopo, un pastore di quella chiesa fece un viaggio; andò a Perth, ad Adelaide, ad Atlanta, poi proseguì per i Carabi, e infine si recò in India. Ebbe così l’occasione di ascoltare delle testimonianze di persone convertite e, con sua grande sorpresa, venne a sapere che molte di loro erano state portate alla conoscenza di Cristo nella città di Sydney, grazie all’incontro con un vecchietto che aveva rivolto loro questa domanda: “Scusi, lei è salvato? Se morisse questa sera, andrebbe in cielo?”. Per alcuni, quest’incontro era avvenuto da poco tempo, per altri alcuni anni prima. 
Sei mesi dopo, lo stesso pastore si trovava a Sydney e chiese a un credente della chiesa locale se conosceva un piccolo uomo dai capelli bianchi che distribuiva opuscoli in George street. Quello rispose: “Sì, lo conosco, si chiama Mr Jenner; ma è molto vecchio e ora non può più fare questo lavoro”. 
(Gesù disse loro:) “Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura”. Marco 16:15
Noi non facciamo bene; questo è giorno di buone notizie, e noi tacciamo! 2 Re 7:9
I due uomini si avviano alla ricerca di Mr Jenner e bussano alla porta di un piccolo appartamento. Viene ad aprire un uomo anziano e debole. Il pastore londinese gli riferisce le testimonianze di tutte le conversioni che ha sentito raccontare nel corso degli anni passati. L’anziano inizia a piangere, e racconta la sua storia: “Lavoravo su una nave da guerra australiana, e conducevo una vita depravata. Nel corso di una crisi, ho veramente toccato il fondo della miseria, e uno dei miei colleghi, al quale peraltro avevo reso la vita molto difficile, mi ha aiutato. Mi ha fatto conoscere Gesù e da un giorno all’altro la mia vita è totalmente cambiata. Sono stato così riconoscente a Dio che gli ho promesso che avrei testimoniato in modo semplice di Gesù almeno a dieci persone al giorno, e Dio mi ha dato la forza di farlo per quarant’anni! Quando sono andato in pensione, ho pensato che il luogo migliore per presentare il Vangelo fosse George Street, dove ogni giorno transitavano centinaia di persone. Molti hanno rifiutato i miei opuscoli, ma altri li hanno accettati educatamente. Credetemi, ho passato quarant’anni a parlare dell’amore di Gesù, ma solo oggi vengo a sapere che qualcuno ha creduto a Lui grazie a questo mezzo!”
Una tale testimonianza non dovrebbe spingerci a parlare intorno a noi di questa grande salvezza che Dio offre per mezzo di Gesù Cristo? Dio veglia sulla sua preziosa Parola, che dona la vita, e vuole che la spandiamo con generosità e perseveranza: “Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo lo ritroverai” (Ecclesiaste 11:1).