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venerdì 18 aprile 2014

Ero un “hooligan”

Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Gesù Cristo. 
2 Corinzi 5:17-18


Olivier S. era un hooligan, un teppista. Dopo ogni partita di calcio partecipava ai tafferugli contro i tifosi avversari e la polizia. La violenza, l’alcol e l’odio sono stati i suoi compagni di gioventù. A diciassette anni, Olivier si ritrova per la prima volta in prigione. Scontata la pena, ritorna alla violenza. 
Col passare dei mesi, Olivier si sente sempre peggio e gli sembra di essere entrato in un vicolo cieco. Deve trascorrere un certo tempo in clinica per disintossicarsi. Durante una passeggiata, rivolge a Gesù una preghiera: “Se esisti veramente, fatti conoscere, adesso”. Salendo sulla collina, si indirizza di nuovo al Signore, ma non accade nulla. Arrivato in cima, proprio lì davanti a lui, vede un cartello: Centro Cristiano.
Olivier è tremante ed esita a riconoscere che si tratta di una risposta divina. Entra e si sofferma a leggere un prospetto trovato all’accettazione. All’improvviso si sente toccare la spalla; uno gli domanda: “Cerchi qualcuno?” Olivier non risponde. “Se avessi detto a quella persona che cercavo Gesù, sarei sembrato ridicolo!” Tuttavia lo sconosciuto lo fissa e gli dice: “Credo che tu sia alla ricerca di Dio”. Così è troppo! Olivier fugge e scende dalla collina. “All’improvviso, nella mia mente, ho rivisto la mia vita, come un film: il tifoso sanguinante che ho picchiato, le risse, le violenze, tutto. Non facevo che piangere. In quel momento per me si è aperto il cielo; volevo cominciare una nuova vita”. E la sua vita ha avuto effettivamente un nuovo inizio, verso il bene, con l’aiuto della potente grazia di Dio.