Leggere GIOSUE’ 10:26/43
G
Tranquilli!
Il nemico è vinto - 10:16/28
L’Eterno
aveva promesso a Giosuè la vittoria su i suoi nemici (8) e così è stato. I re
che si erano coalizzati per combattere contro Gabaon ora sono costretti a
ripiegare in una fuga disastrosa che li vede obbligati a rifugiarsi nella
caverna di Maccheda mentre il resto dell’esercito fugge cercando riparo in
città fortificate.
La sconfitta del nemico è totale e l’esercito di Giosuè può
tornarsene “tranquillamente” (21)
presso l’accampamento.
Ai cinque re è riservata la stessa sorte del re di Ai (8:29) e le
disposizioni divine sui cadaveri sono scrupolosamente osservate (Deuteronomio 21:23).
Così come l’Eterno aveva detto a Giosuè: “non temere” (8), così lui può dire al popolo: “non li temete” (25).
Il Signore fa la stessa esortazione a ciascuno di noi e se la
nostra fede è pari a quella di Giosuè possiamo essere di incoraggiamento agli
altri.
Satana, il nostro nemico (Ebrei 2:14), è vinto alla croce da Cristo
e presto ne vedremo i risultati definitivi (Romani 16:20).
G Una vittoria dopo l’altra –
10:29/39
Dio vuole
che le vittorie del Suo popolo siano ricordate e le menziona una dopo l’altra
tratteggiandone i particolari.
Tutte le città vengono messe “a
fil di spada” (29, 32, 35, 37, 39) facendo ben attenzione che nessuno
scampi. Le vittorie del credente dovrebbero essere sempre così definitive.
Sappiamo usare “la spada dello Spirito,
che è la Parola di Dio” (Efesini 6:17) contro tutto ciò che è davanti a noi e
che ci impedisce di prendere possesso del paese della promessa?
Se lasciamo che qualche nemico sfugga alla distruzione, si
rifugerà in una città fortificata e si riorganizzerà come avevano fatto quelli
di Hebron (cfr. 23 con 37).
G Dio combatte per noi – 10:40/43
Giosuè passa
di vittoria in vittoria nella conquista della terra promessa ma può farlo solo
in virtù del fatto che Dio combatte per Israele.
“Se Dio è per noi chi sarà
contro di noi?” (Romani 8:31). Questa dichiarazione dà al credente la stessa
certezza. Niente e nessuno può separarlo “dall’amore
di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore” e lo rende più che vincitore
contro ogni nemico.
D.C.