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venerdì 25 aprile 2014

Comunione dei beni

 Leggere - Atti 4:32/37


G  Unità
Spesso siamo incapaci di realizzare nelle nostre realtà locali una simile unità e questo ci porta a pensare “che i tempi sono cambiati”. Non c’è niente di più falso, è solo una giustificazione per il nostro modo di vivere. Abbiamo lo stesso Signore e lo stesso Spirito, ciò che è cambiato è il modo di vivere dei credenti che, anziché realizzare una completa separazione dal mondo, si lascia andare al cuore naturale e viene, così, trascinato dall’andazzo di questo mondo.
Ecco ciò che dovrebbe invece caratterizzare un insieme di credenti sotto la libera azione dello Spirito Santo:
·         Un cuore, sede delle nostre affezioni,
·         Un’anima, sede dei nostri desideri.

G  Testimonianza
Tutta la fede cristiana si basa sulla risurrezione di Cristo (1 Corinzi 15:17) e testimoniare di essa era uno dei compiti degli apostoli (Atti 1:22). Testimoniare del Cristo risorto significava mostrare al popolo ed ai suoi conduttori la sua colpevolezza ed allo stesso tempo che Dio aveva trovato piena soddisfazione nella Sua opera.

G  Bisogni risolti
Tutto veniva portato ai piedi degli apostoli che, a loro volta, distribuivano non in parti uguali, ma “secondo il bisogno di ciascuno” con la saggezza che era stata loro data ed il risultato fu che: “non v’era alcun bisognoso fra loro”.
Oggi non c’è più l’autorità apostolica ma siamo singolarmente e collettivamente esortati dalla Parola di Dio a far parte delle benedizioni materiali che il Signore ci dà.

“Chi ha pietà del povero presta all’Eterno, che gli contraccambierà l’opera buona” (Pr 19:17).
&         “Perché, se c’è prontezza d’animo essa è gradita in ragione di quello che uno ha” (2 Co 8:12).


D.C.