Leggere GIOSUE’ 11:1/23
G Nuovi nemici; lo stesso
scopo
Una nuova alleanza si produce fra i nemici del
popolo di Dio. Sotto la direzione di Iabin, re di Asor, questa nuova coalizione
si presenta per la guerra contro Israele come “un popolo innumerevole come la sabbia del mare” e ben armata.
Davanti a quest’esercito si può vacillare, ma l’Eterno è pronto a rinnovare a
Giosuè il Suo: “non temere” (8).
Quante difficoltà possono sorgere nella nostra
vita e sembrare innumerevoli ed insormontabili, ma il Signore ci viene in
soccorso con le dolci parole: “non temere”. È lui che al momento opportuno ci
renderà vincitori.
Il nemico conta con fiducia sulla propria forza
e sui suoi propri mezzi, il credente conta solo sull’aiuto del Signore e,
mentre “quelli si piegano e cadono, noi
restiamo in piedi e siamo saldi” (Salmo 20:7/8).
G Obbedienza
Questa
vittoria avviene all’insegna dell’obbedienza agli ordini di Dio.
Non solo Giosuè tratta i suoi nemici come
l’Eterno gli aveva detto (9) ma segue tutte le direttive che l’Eterno aveva
dato a Mosè (12, 15, 20) avendo cura di fare ogni cosa esattamente (23).
È questa la forza che produce l’obbedienza alla
Parola di Dio (1 Giovanni 2:14) e la sua scrupolosa osservanza deve formare i nostri
cuori ed i nostri pensieri e dirigere il nostro cammino verso il cielo.
G Ostinazione del nemico
Nessun nemico provò a trattare una pace (19) con
Giosuè, ed è Dio stesso che produce in loro un indurimento del loro cuore
affinché Israele li potesse votare allo stermino.
In questo non c’è un ingiustizia da parte di Dio
perché questo è solo il risultato dell’aver disprezzato tutti gli appelli di
grazia che Dio rivolge all’uomo. Fu così di Faraone (Esodo 7:14, 22 – 8:9 – 9:7 –
9:12) e lo sarà più tardi per “quelli che
periscono, perché non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere
salvati” a cui “Dio manda loro una
potenza d’errore perché credano alla menzogna” (2 Te. 2:10/12).
G I giganti
Alcuni
degli Anachiti che tanto avevano impressionati chi li aveva visti per primi
(Numeri 13:33) riescono a fuggire in Filistia e continueranno in futuro a
combattere contro Israele ogni volta che potranno (cfr. 2 Samuele 21:22), come a
ricordarci che dobbiamo vegliare sempre, perché in ogni momento possono sorgere
vecchi nemici
che forse abbiamo in precedenza sconfitto, ma che non cessano di essere in
agguato.
D.C.