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martedì 29 aprile 2014

La vittoria su Asor

Leggere GIOSUE’ 11:1/23

G  Nuovi nemici; lo stesso scopo
Una nuova alleanza si produce fra i nemici del popolo di Dio. Sotto la direzione di Iabin, re di Asor, questa nuova coalizione si presenta per la guerra contro Israele come “un popolo innumerevole come la sabbia del mare” e ben armata. Davanti a quest’esercito si può vacillare, ma l’Eterno è pronto a rinnovare a Giosuè il Suo: “non temere” (8).
Quante difficoltà possono sorgere nella nostra vita e sembrare innumerevoli ed insormontabili, ma il Signore ci viene in soccorso con le dolci parole: “non temere”. È lui che al momento opportuno ci renderà vincitori.
Il nemico conta con fiducia sulla propria forza e sui suoi propri mezzi, il credente conta solo sull’aiuto del Signore e, mentre “quelli si piegano e cadono, noi restiamo in piedi e siamo saldi” (Salmo 20:7/8).

G  Obbedienza
Questa vittoria avviene all’insegna dell’obbedienza agli ordini di Dio.
Non solo Giosuè tratta i suoi nemici come l’Eterno gli aveva detto (9) ma segue tutte le direttive che l’Eterno aveva dato a Mosè (12, 15, 20) avendo cura di fare ogni cosa esattamente (23).
È questa la forza che produce l’obbedienza alla Parola di Dio (1 Giovanni 2:14) e la sua scrupolosa osservanza deve formare i nostri cuori ed i nostri pensieri e dirigere il nostro cammino verso il cielo.

G  Ostinazione del nemico
Nessun nemico provò a trattare una pace (19) con Giosuè, ed è Dio stesso che produce in loro un indurimento del loro cuore affinché Israele li potesse votare allo stermino.
In questo non c’è un ingiustizia da parte di Dio perché questo è solo il risultato dell’aver disprezzato tutti gli appelli di grazia che Dio rivolge all’uomo. Fu così di Faraone (Esodo 7:14, 22 – 8:9 – 9:7 – 9:12) e lo sarà più tardi per “quelli che periscono, perché non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati” a cui “Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna” (2 Te. 2:10/12).

G  I giganti
Alcuni degli Anachiti che tanto avevano impressionati chi li aveva visti per primi (Numeri 13:33) riescono a fuggire in Filistia e continueranno in futuro a combattere contro Israele ogni volta che potranno (cfr. 2 Samuele 21:22), come a ricordarci che dobbiamo vegliare sempre, perché in ogni momento possono sorgere vecchi nemici che forse abbiamo in precedenza sconfitto, ma che non cessano di essere in agguato.



D.C.