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venerdì 25 aprile 2014

Dove adorare?

(Gesù disse:) “L’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre”. 
Giovanni 4:21

Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità. 
Giovanni 4:24


Un tempo, Dio aveva indicato al suo popolo Israele un luogo, e uno solo, dove Egli avrebbe abitato, e dove il popolo avrebbe dovuto radunarsi per celebrare le feste ordinate dalla Legge. Più tardi, ha mostrato al re Davide che aveva scelto Gerusalemme come vero luogo di riunione e di incontro, concretizzato in seguito con la costruzione del tempio effettuata dal re Salomone.
Ma 1500 anni più tardi, il Signore Gesù, al pozzo di Sicar, fa una rivelazione a una donna Samaritana, straniera per il popolo d’Israele. È inutile, le dice Gesù, cercare sulla terra un luogo per adorare il Padre. Inutile recarsi a Gerusalemme o altrove per compiervi dei riti o offrire dei sacrifici di animali. In realtà, il Padre cerca degli adoratori che trarrà da tutti i popoli della terra, delle persone rese capaci di presentare un’adorazione come Lui desidera, “in spirito e verità”.
– “In spirito”: il tempo della forma esteriore è passato. I sacrifici sono ora “spirituali”, fatti di preghiere, di canti, di lodi, di impegno per il Signore. I riti di un tempo prefiguravano il sacrificio di Gesù, ma da quando questo è avvenuto, la raffigurazione non ha più motivo di esistere.
– “In verità”: nessuna possibilità di ottenere una buona coscienza per mezzo di pratiche religiose che possono essere compiute anche senza che il cuore sia impegnato! Accostiamoci dunque a Lui in tutta semplicità, senza paramenti e senza ritualismi, ma con un cuore sincero, santificato dalla verità, fissando lo sguardo su Gesù (Ebrei 10:19, 22).