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domenica 18 maggio 2014

18 Maggio

 In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati.
Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo.
1 Giovanni 4:10-19

Dio mi ama

Un giorno fu chiesto ad un uomo anziano se amasse il Signore Gesù. La risposta fu: "Sì, lo amo, ma posso dirle una cosa ancora più bella: è Lui che ama me!"
Dopo l'esperienza di tutta una vita, quell'uomo era felice perché si sentiva amato personalmente dal suo Salvatore, Gesù Cristo. È senza dubbio ciò che provava l'apostolo Giovanni che, parlando di se stesso nell'evangelo che ha scritto, si definisce molte volte: "il discepolo che Gesù amava" (Giovanni 13:23; 19:26; 20:2; 21:7).
Nei primi tempi che seguono la conversione, i giovani credenti sono pieni d'amore e di zelo per il Salvatore. Poi può succedere che, passando il tempo, si diventi piuttosto tiepidi, e ci si rattristi perché non si provano più gli stessi sentimenti. Si arriva persino, delle volte, a dubitare della realtà della propria fede.
Se questo avviene, rimettiamoci ai piedi della croce del nostro Signore Gesù Cristo. Ammiriamo il modo con cui Egli ci ha amati mentre eravamo suoi nemici, andando fino a morire per darci la vita eterna; meditiamo sull'immensa bontà di Dio verso noi. Non cerchiamo la pace e la felicità nei nostri sentimenti – sono così variabili! – ma piuttosto nella certezza che Dio ci ama d'un amore eterno e immutabile.