Dopo aver ringraziato per tutto il bene prodotto ai credenti di Colosse, Paolo presenta a Dio i loro bisogni spirituali. L’espressione “saputo questo” (9) indica che questa preghiera scaturisce da quanto detto in precedenza.
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Le quattro richieste di Paolo
(9/13)
1.
Che conoscano la volontà di Dio
(9)
Nel cammino in questo mondo il
credente ha bisogno di conoscere sempre
la volontà di Dio. La sua vita non deve essere regolata da “comandamenti e dottrine di uomini” che
hanno solo una “parvenza di sapienza”
(2:22/23), ma da quelle istruzioni ricevute direttamente da Dio per mezzo della
Sua Parola (3:16).
La “volontà di Dio” indica il modo di comportarsi nelle circostanze
della vita ed è per questo che tutti dobbiamo esserne “ricolmi”. Essa è ”profonda”,
perché ci porta ad agire con ogni “sapienza
e intelligenza spirituale” (cfr. Giobbe 28:20, 28).
2.
Che camminino in modo degno del
Signore (10)
Il primo scopo del cammino del
credente deve essere quello di piacere al Signore in ogni cosa così come Lui lo
ha fatto verso il Padre (Giovanni 8:29 - 4:34 – Eb 10:7) e la conseguenza sarà quella
di portare del frutto “in ogni opera
buona” (cfr. 3:12/17).
Il nostro cammino deve anche
essere:
G degno di Dio (1 Tessalonicesi 2:12),
G degno della vocazione (Efesini 4:1),
G degno dell’evangelo (Filippesi 1:27).
3.
Che siano resi forti per essere pazienti e perseveranti (11)
Per fare dei progressi nella vita
cristiana occorre essere resi forti, non di una forza umana, ma di una potenza
che viene dall’alto [*], che non conosce limite e che non necessariamente
ci porti a fare grandi cose davanti agli uomini, ma ci tiene fermi nel cammino
della fede rendendoci pazienti e perseveranti che non significa essere
rassegnati o fatalisti, ma essere in attesa fiduciosa dell’intervento divino.
4.
Che siano ripieni di riconoscenza
verso il Padre (12/13)
In poche parole ci vengono dati
tre motivi per essere riconoscenti al
Padre:
G essere stati messi in grado di
partecipare alla sorte dei santi nella luce,
G essere stati liberati dal potere
delle tenebre,
G essere stati trasportati nel
regno del Suo amato Figliolo.
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Il fondamento di tutto (14)
Il fondamento per possedere tutto questo è:
G La redenzione – l’opera per la quale Dio riscatta
l’uomo liberandolo dal giogo della schiavitù per mezzo del sangue di Cristo
(Efesini 1:7) per l’eternità (Ebrei 9:12).
G La remissione dei peccati – il
perdono accordato all’uomo per mezzo della fede in Cristo. Anch’essa è ottenuta
per mezzo del sangue di Cristo ed ha un valore eterno (Ebrei 10:12).
D.C.
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[*] Il termine greco “Kratos” nel
N.T. è usato solo per Dio ed è tradotto con POTENZA; è una potenza dell’essenza
divina che manifestata a noi diventa “dunamis” e che viene tradotto con FORZA.
In sintesi. La POTENZA è divina, la FORZA è del credente