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giovedì 22 maggio 2014

La preghiera di Paolo - Colossei 1:9/14

Dopo aver ringraziato per tutto il bene prodotto ai credenti di Colosse, Paolo presenta  a Dio  i loro bisogni spirituali. L’espressione “saputo questo” (9) indica che questa preghiera scaturisce da quanto detto in precedenza.

 ·         Le quattro richieste di Paolo (9/13)
1.       Che conoscano la volontà di Dio (9)
Nel cammino in questo mondo il credente ha bisogno di conoscere sempre  la volontà di Dio. La sua vita non deve essere regolata da “comandamenti e dottrine di uomini” che hanno solo una “parvenza di sapienza” (2:22/23), ma da quelle istruzioni ricevute direttamente da Dio per mezzo della Sua Parola (3:16).
La “volontà di Dio” indica il modo di comportarsi nelle circostanze della vita ed è per questo che tutti dobbiamo esserne “ricolmi”. Essa è ”profonda”, perché ci porta ad agire con ogni “sapienza e intelligenza spirituale” (cfr. Giobbe 28:20, 28).
2.       Che camminino in modo degno del Signore (10)
Il primo scopo del cammino del credente deve essere quello di piacere al Signore in ogni cosa così come Lui lo ha fatto verso il Padre (Giovanni 8:29 - 4:34 – Eb 10:7) e la conseguenza sarà quella di portare del frutto “in ogni opera buona” (cfr. 3:12/17).
Il nostro cammino deve anche essere:
G  degno di Dio (1 Tessalonicesi 2:12),
G  degno della vocazione (Efesini 4:1),
G  degno dell’evangelo (Filippesi 1:27).
3.       Che siano resi forti  per essere pazienti e perseveranti (11)
Per fare dei progressi nella vita cristiana occorre essere resi forti, non di una forza umana, ma di una potenza che viene dall’alto [*], che non conosce limite e che non necessariamente ci porti a fare grandi cose davanti agli uomini, ma ci tiene fermi nel cammino della fede rendendoci pazienti e perseveranti che non significa essere rassegnati o fatalisti, ma essere in attesa fiduciosa dell’intervento divino.
4.       Che siano ripieni di riconoscenza verso il Padre (12/13)
In poche parole ci vengono dati tre motivi per essere  riconoscenti al Padre:
G  essere stati messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce,
G  essere stati liberati dal potere delle tenebre,
G  essere stati trasportati nel regno del Suo amato Figliolo.

·         Il fondamento di tutto (14)
Il fondamento per possedere tutto questo è:
G  La redenzione – l’opera per la quale Dio riscatta l’uomo liberandolo dal giogo della schiavitù per mezzo del sangue di Cristo (Efesini 1:7) per l’eternità (Ebrei 9:12).
G  La remissione dei peccati – il perdono accordato all’uomo per mezzo della fede in Cristo. Anch’essa è ottenuta per mezzo del sangue di Cristo ed ha un valore eterno (Ebrei 10:12).

D.C.
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[*] Il termine greco “Kratos” nel N.T. è usato solo per Dio ed è tradotto con POTENZA; è una potenza dell’essenza divina che manifestata a noi diventa “dunamis” e che viene tradotto con FORZA. In sintesi. La POTENZA è divina, la FORZA è del credente