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Simei, un’altra prova per Davide
In cammino Davide incontra Simei,
Beniaminita, della stessa tribù di Saul.
Le sue parole di accusa contro il
re sono opposte alla verità (7/8).
Non era forse vero che per ben
due volte Davide aveva risparmiato Saul ed aveva pianto la morte di colui che
considerava ancora l’unto dell’Eterno? (1 Samuele 24:7 – 26:9 – 2 Samuele 1:17/27). Non
aveva vendicato la morte di Is-Boset, figlio di Saul (2 Samuele 4), ed usato bontà
verso il nipote (2 Samuele 9)?
Ma ancora peggio, quest’uomo, per
giustificare le sue maledizioni, usa il nome di Dio (8).
G Facciamo
attenzione poiché non è concesso all’uomo di mettere nella bocca di Dio parole
che la Parola di Dio non ci riporta.
A fronte di tutto questo Davide
non apre bocca per giustificarsi ma riconosce che dietro a questa circostanza
vi è la mano di Dio che dirige questa prova.
G Siamo
capaci di fare altrettanto?
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Un modo spiccio per risolvere il
caso.
Abisai chiede al re di risolvere
in modo spiccio la
questione. Per lui, Simei non è altri che un cane e come tale
merita di essere abbattuto senza pietà. Così facendo mostra di essere lontano
dal pensiero di Davide così come più tardi, Giacomo e Giovanni, volendo fare
scendere il fuoco dal cielo (Luca 9:54) lo saranno dal pensiero del Signore.
Davide comprende la lezione. Sa di avere
versato del sangue innocente: non quello della famiglia di Saul, ma quello di
Uria lo Itteo e si rimette alla misericordia divina che riguarda all’afflizione
dei fedeli (12) ed accetta la disciplina anche se al momento non gli reca
certamente della gioia (Ebrei 12:11- 1 Pietro 5:6).
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Intanto a Gerusalemme:
Ø Cusai
…
chiamato a giustificare la sua
presenza, usa parole ambigue che provano come gli dispiaccia non essere col suo
re. “Io sarò di colui che il SIGNORE … ha
scelto” (18) e sa bene che Dio non aveva scelto Absalom.
Ø Absalom …
dopo aver avuto un rapido
successo, nella sua vanità pensa che il regno del padre stia per finire e non
tarda a ricorrere all’aiuto di Aitofel per mettere la parola fine a questa
storia.
Ø Aitofel
…
i cui consigli avrebbero portato
ad una rottura definitiva fra padre e figlio e
tradiscono uno spirito di vendetta e di immoralità (21), anche se, a sua
insaputa, compiono il giudizio di Dio annunciato dal profeta Natan (12:11/12) e
si svolgono sullo stesso tetto da quale Davide
aveva visto Bat-Sceba e l’aveva desiderata.
D.C.