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venerdì 9 maggio 2014

Peccato, confessione, liberazione

Leggere – Isaia 59:1/21


Ø  Una barriera che separa da Dio
È così che viene definito il peccato dell’uomo (2) ed è a causa del peccato che Dio non può intervenire nella vita degli uomini anche se la Sua mano può salvare ed il Suo orecchio è attento alle grida di ogni uomo (1).
Nei versetti da 3 a 7 di questo capitolo troviamo descritto le diverse parti del corpo e come esse siano usate per fare il male e commettere ogni sorta di peccato, violenza, menzogna, corruzione e come l’uomo cammini in queste cose sempre più velocemente (7), come dire che nell’uomo non c’è niente che possa farsi apprezzare da Dio. Ecco, con pochi tratti la descrizione dell’uomo e del suo stato morale e spirituale. Potrebbe mai Dio che ha gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male (Habacuc 1:13) non tenerne conto e passarvi sopra con indifferenza?

Ø  Riconoscere il proprio stato di peccato
Che cosa si deve fare perché l’intervento di Dio possa essere possibile? Occorre che ognuno riconosca il proprio peccato. Che non c’è né rettitudine, né giustizia (9), che si è incapaci di vedere le vie di Dio (10), che la salvezza si allontana sempre più (11), che i peccati vanno moltiplicandosi (12), che si è stati ribelli, che non si è seguito la volontà di Dio (13). Riconoscere il proprio stato di peccato è il primo passo verso quel Dio che vede ogni cosa (16) e ne è dispiaciuto (15).

Ø  Il SIGNORE è dispiaciuto ed interviene
Dio non rimane indifferente allo stato dell’uomo, ma non può intervenire se non è questi che, tornato in sè, riconosce il suo peccato.
La promessa di un Salvatore (20) era vera per Israele come lo è oggi per ogni uomo. Le benedizioni terrene per questo popolo saranno vere come le benedizioni spirituali sono vere, già dal presente, per ogni anima che si converte.

Facciamo conoscere ad ogni uomo ciò che impedisce l’intervento di Dio nella sua vita, facciamo udire la nostra voce invitando ogni uomo al pentimento ed alla confessione, diciamo a tutti che c’è un Salvatore che non aspetta altro per entrare nella loro vita, per salvarli e benedirli.


D.C.