1 Samuele 16:7
(Gesù disse:) "Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli".
Matteo 7:21
Era un falso
Da molti anni una tela era appesa in sala da pranzo. Era attribuita al famoso pittore fiammingo Rubens. Poi arrivò la guerra, con le sue privazioni, e si decise di vendere il quadro. Un esperto, invitato per stimarne il valore, lo ispezionò accuratamente e scosse la testa: "Non ne ricaverete granché; è una copia!". Per tanto tempo molti erano stati tratti in inganno, ma l'occhio dell'esperto non si era sbagliato e aveva distinto la frode.
Si incontrano molte persone, soprattutto nelle nostre società occidentali, che si dicono cristiane e passano come tali agli occhi dei loro simili. La vera questione è sapere se portiamo questo nome, che significa discepoli di Cristo, a giusto titolo. Posso avere una vita onesta, una buona moralità, andare in chiesa di tanto in tanto, ma se non ho riconosciuto la mia colpevolezza davanti a Dio e accettato la salvezza che Egli offre mediante la fede nel suo Figlio morto sulla croce, allora non sono altro che un falso cristiano.
Possiamo ingannare gli altri, ingannare anche noi stessi, ma c'è un esperto che non commette errori e che conosce il fondo dei cuori. Verrà il giorno in cui sarà emesso un verdetto definitivo. Allora quelli che portano giustamente il nome di Cristo saranno ammessi nella felicità della sua presenza eterna, e gli altri non vi troveranno posto. Finché la pazienza di Dio dura, che ciascun cristiano s'interroghi sulla realtà del nome che porta!