Leggere - Salmo 89:1/29
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Canterò!
La bontà e la fedeltà di Dio, che sono immutabili come Lui stesso,
sono il tema di questo Salmo.
Sono il soggetto della lode di coloro che hanno lo sguardo rivolto
verso il cielo e ne celebrano le Sue meraviglie (5).
Il Salmista parla della bontà di Dio ma non dimentica la Sua
santità e la Sua potenza. Potenza che ha esercitato in creazione, e nello
sconfiggere il nemico e da tutto questo ne scaturisce un canto di lode al Suo
nome.
Nel cielo chi è simile a Lui? (6) Chi è potente come Lui? (8) Chi
ha disperso i nemici? (10) Chi ha fondato il mondo e ciò che esso contiene?
(11) Chi è giusto buono e vero? (14)
La risposta a tutte queste domande porta alla perfetta conoscenza
di un Dio che è degno di un cantico di lode!
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Beato il popolo che…
Il Salmista passa ora in rassegna
i motivi della beatitudine di un popolo che conosce un Dio così grande.
È beato perché cammina sotto il
suo sguardo (15), perché conosce la Sua giustizia (16), perché ne conosce forza
e potenza (17), perché sa che Dio è il suo re ed il suo scudo (18).
Il salmista sa che la piena
realizzazione di tutto questo sarà un regno futuro nelle mani della discendenza
di Davide (29) ma ne anticipa la realizzazione contando sulle promesse fatte a
Davide (19), il Suo prode (19), il Suo servo, il Suo unto (20).
È la fedeltà di Dio che assicura
all’uomo di fede il mantenimento delle promesse (Ebrei 20:23) ed il salmista
conosce questa fedeltà.
G Dobbiamo dunque riflettere e
chiederci: il credente oggi è meno favorito di questo popolo a cui erano
rivolte queste preziose promesse terrene? Certamente possiamo rispondere di no.
il credente oggi realizza tutti i motivi della lode descritti in questo Salmo
ha gli stessi motivi per definirsi beato e gioire attendendo la realizzazione
delle promesse, non più terrene ma celesti, nel momento in cui sarà reso simile
al suo Signore quando lo “vedrà come Egli
è” (1 Giovanni 3:1/3)
D. C.