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lunedì 12 maggio 2014

Bontà e fedeltà

Leggere - Salmo 89:1/29

 ·         Canterò!
La bontà e la fedeltà di Dio, che sono immutabili come Lui stesso, sono il tema di questo Salmo.
Sono il soggetto della lode di coloro che hanno lo sguardo rivolto verso il cielo e ne celebrano le Sue meraviglie (5).
Il Salmista parla della bontà di Dio ma non dimentica la Sua santità e la Sua potenza. Potenza che ha esercitato in creazione, e nello sconfiggere il nemico e da tutto questo ne scaturisce un canto di lode al Suo nome.
Nel cielo chi è simile a Lui? (6) Chi è potente come Lui? (8) Chi ha disperso i nemici? (10) Chi ha fondato il mondo e ciò che esso contiene? (11) Chi è giusto buono e vero? (14)
La risposta a tutte queste domande porta alla perfetta conoscenza di un Dio che è degno di un cantico di lode!

·         Beato il popolo che…
Il Salmista passa ora in rassegna i motivi della beatitudine di un popolo che conosce un Dio così grande.
È beato perché cammina sotto il suo sguardo (15), perché conosce la Sua giustizia (16), perché ne conosce forza e potenza (17), perché sa che Dio è il suo re ed il suo scudo (18).
Il salmista sa che la piena realizzazione di tutto questo sarà un regno futuro nelle mani della discendenza di Davide (29) ma ne anticipa la realizzazione contando sulle promesse fatte a Davide (19), il Suo prode (19), il Suo servo, il Suo unto (20).
È la fedeltà di Dio che assicura all’uomo di fede il mantenimento delle promesse (Ebrei 20:23) ed il salmista conosce questa fedeltà.

G  Dobbiamo dunque riflettere e chiederci: il credente oggi è meno favorito di questo popolo a cui erano rivolte queste preziose promesse terrene? Certamente possiamo rispondere di no. il credente oggi realizza tutti i motivi della lode descritti in questo Salmo ha gli stessi motivi per definirsi beato e gioire attendendo la realizzazione delle promesse, non più terrene ma celesti, nel momento in cui sarà reso simile al suo Signore quando lo “vedrà come Egli è” (1 Giovanni 3:1/3)

D. C.