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Il leone e l’orso (15)
Figure applicabili al nemico (1 Pietro 5:8 – cfr. 1 Samuele 17:34/37) che
signoreggia sull’uomo utilizzando la ricchezza ed il guadano disonesto (16) per
assoggettare gli uomini alla sua schiavitù.
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L’assassino (17)
Caino uccise suo fratello e fu
condannato ad essere “vagabondo e fuggiasco” (Genesi 4:12) e la sua coscienza lo
rese inquieto per tutta la
vita. L ’espressione “nessuno lo fermi” indica che la
giustizia avrà il suo corso, ma nessuno ci potrà impedire di presentare
l’evangelo a tali uomini, perché solo il sangue di Cristo purifica da ogni
peccato.
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L’aiuto di Dio (18/22)
Pochi versetti che contrappongono chi cammina integramente al
perverso (18), il lavoratore al pigro
(19), l’uomo fedele a chi ha fretta d’arricchirsi (20), ma Dio promette il Suo
aiuto a chi cammina in modo integro a chi è zelante e fedele. Non poniamo il
nostro cuore nelle ricchezze, rischieremo di cadere in miseria (22) e se
useremo riguardi personali cadremo nella trasgressione (21).
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Il vero amore (23)
Quando nostro fratello commette un errore sappiamo esercitare la
riprensione mostrandogli tutto il nostro amore? Se lo facciamo, avremo
recuperato un fratello e, alla fine, saremo cari al suo cuore. Spesso
comporterà l’incomprensione ma noi
avremo dimostrato il nostro amore.
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La famiglia (24)
I genitori sono, per i propri figli, i rappresentanti diretti
dell’autorità e dell’amore di Dio. Un peccato nei loro confronti è estremamente
grave (1 Timoteo 5:8). Può prendere forme sottili e ammantarsi anche di religiosità
(cfr. Marco 7:10/12).
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La fiducia in Dio (25/26)
Questi due versetti contrappongono la fiducia in se stessi alla
fiducia in Dio.
L’orgoglio che conduce
all’avidità e che impedisce di riconoscere i propri errori genera, per finire,
delle contese, ma, al contrario, il credente confida nel Signore in un cammino
che conduce alla prosperità spirituale.
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Dare (27)
Questo versetto sembra un paradosso, come possiamo pensare di dare
ed avere la certezza di non essere mai
nel bisogno? Non varrebbe la pena di accantonare i nostri beni per poterne
disporre in momenti di bisogno? No! il Signore ci dice che è più bello dare che
ricevere (Atti 20:35) e che chi da “presta
al SIGNORE che gli contraccambierà l’opera buona” (Proverbi 19:17).
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I giusti (28)
Questo proverbio mostra come i
giusti abbiano un’influenza benefica in mezzo alla società (cfr. 11:10/11 –
14:34 – 28:12 – 29:2).
D.C.