Leggere – Matteo 6:7/15
Anche per la preghiera il Signore invita i Suoi
a farlo “in segreto” (6), senza usare moltitudini di parole come fanno i Pagani
che credono che la loro eloquenza sia gradita ai loro dei (7).
Non occorrono molte parole per esprimere i propri
bisogni che per altro il Padre conosce già (8). L’Ecclesiaste sentenziava che “con le molte parole vengono i ragionamenti
insensati” (Ecclesiaste 5:3/b) ed il libro dei Proverbi afferma che “nella moltitudine delle parole non manca la
colpa ma chi frena le sue labbra è prudente” (Proverbi 10:19).
G “Voi dunque pregate così:” (9)
Il Signore con questa preghiera ha inteso darci
un modello di quello che devono essere le nostre preghiere istruendoci quanto
al carattere delle richieste da presentare al Padre. Possiamo perciò applicare
a noi i principi che vi sono contenuti senza che questa diventi una semplice
recita di parole senza alcun valore ed è al “Padre nostro che sei nei cieli”, che essa deve essere rivolta.
G La gloria di Dio (9/10)
La gloria, gli interessi
ed il riconoscimento dei diritti di Dio devono essere sempre l’oggetto primario
nelle nostre preghiere.
·
Sia santificato il tuo
nome.
È una nostra precisa responsabilità che il nome di Dio sia tenuto in onore in
mezzo a noi affinché i nostri atti non siano occasione di bestemmia fra gli
increduli (cfr. 2 Samuele 12:14 – Romani 2:24).
·
Venga il tuo regno. È uno sguardo nel
futuro quando tutto risponderà ai pensieri di Dio e tutto ciò che è mutevole e
passeggero cesserà. È la richiesta di un cuore che chiede di saper essere
distaccato dalle cose di questo mondo.
·
Sia fatta la Tua volontà. Nel cielo essa è fatta
e la richiesta del credente è che possa essere fatta sulla terra. In futuro
ogni ginocchio si piegherà “nei cieli,
sulla terra e sotto la terra” e confesserà Cristo come Signore “alla gloria di Dio Padre” (Filippesi 2:110/11)
ma è nostro privilegio di anticipare questo momento.
G I nostri bisogni (11/15)
·
Il pane quotidiano. È un bisogno primario
avere di che nutrire il corpo ma allo stesso modo abbiamo bisogno di cibo spirituale
che nutra le nostre anime (Matteo 4:4) chiediamolo ogni giorno.
·
Rimetti i nostri debiti (cfr. Luca 11:4) come noi li rimettiamo. Il
Signore ha perdonato i nostri peccati (Colossesi 2:13) e perdona quelli che
commettiamo se li confessiamo (1 Giovanni 1:9). Chiediamo al Padre di avere questo
sentimento di perdono illimitato nei confronti dei nostri fratelli (14/15 –
18:21/22).
· Non ci esporre alla
tentazione.
Dio non tenta nessuno (Giacomo 1:13/15) ma è il sentimento della nostra debolezza
che ci induce a chiedere il Suo aiuto.
·
Liberaci dal maligno (o dal male). Il credente sa cosa è il male ed è esortato ad “attenersi fermamente al bene” (Romani 12:9).
Solo nella dipendenza e nella fiducia in Dio abbiamo la risorsa contro il male
che ci circonda.
D. C.
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