Leggere - 1 Samuele 1:1/28
G Problemi in famiglia
Elcana, un discendente
della famiglia di Core (1 Cronache 6:34/38), ogni anno scendeva a Silo, dov’era il
Tabernacolo, e non per una semplice e formale pratica religiosa, ma in
obbedienza al volere divino (Esodo 34:23).
Ma nella sua famiglia esistevano dei problemi;
mentre Peninna aveva dei figli e delle figlie (4) e riteneva per questo di
essere premiata dall’Eterno (Salmo 127:3), Anna era sterile e, come se questo non
bastasse, veniva mortificata da Peninna (6). Dal canto suo Elcana fa di tutto
per consolare Anna (8), ma senza riuscirvi.
- Cari
fratelli stiamo attenti, perché dobbiamo sì aver cura delle nostre mogli (1
Pietro 3:7), ma non pensiamo di essere
sufficienti a tutti i loro bisogni. Portiamo al Signore anche i loro problemi e
la nostra vita familiare sarà fortificata.
G Anna e la sua preghiera
Anna è frustrata a causa
della sua sterilità e dell’atteggiamento della rivale e lo è forse da anni.
Comprende bene che ha solo un modo di risolvere il suo problema: rivolgersi
direttamente a Dio ed è proprio mentre è in questo atteggiamento che incontrerà
anche l’incomprensione della più alta autorità religiosa del momento (14).
La sua preghiera è
semplice, breve e va dritta al problema, non è limitata ai Suoi bisogni, ma
tiene conto dei diritti di Dio. Se l’Eterno risponderà alla sua richiesta lei
Gli consacrerà suo figlio. Il solo aver rimesso la cosa nelle mani di Dio le
procura una consolazione interiore (Filippesi 4:6/7) che si riflette sul suo aspetto
(18).
- Care
sorelle, nell’allevare i figli ricordatevi che il Signore ha dei diritti su di
loro ed educateli nella consapevolezza che il Signore vuole usarli come usò
Samuele.
G La nascita di Samuele
L’Eterno risponde ad Anna, il figlio tanto
desiderato arriva nel giro di un anno (20) e lei gli pone nome Samuele. Lo
terrà con sé solo poco tempo, tre anni, il tempo di divezzarlo (22), ma quante
cure avrà avuto per questo figlio che le aveva tolto la vergogna di essere
sterile, cure che ella avrà anche in seguito (2:19).
Ora Anna può ritornare a Silo, la sua infelicità
e stata trasformata in gioia. Le sue preghiere non saranno più scambiate per
uno stato di ebbrezza (13), ma sarà accolta dal sacerdote che offrirà i
sacrifici che ella ha portato (25) in proporzione alla sua riconoscenza.
In figura per noi questo significa che ogni vera
consacrazione non può essere resa accetta che sulla base di un sacrificio:
quello di Cristo.
- Cari
giovani, non dimenticate le cure dei vostri genitori e onorateli come si
conviene portando loro rispetto ed obbedienza ed il Signore saprà ricompensarvi