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sabato 24 maggio 2014

24 Maggio

Non siate tristi; perché la gioia dell'Eterno è la vostra forza.
Neemia 8:10

Gioisco della tua parola, come chi trova un grande bottino.
Salmo 119:162

Gioia vera che viene da Dio

La lettura della Parola di Dio aveva causato un sentimento di tristezza e di vergogna fra il popolo di Dio al tempo di Neemia. Ognuno si sentiva colpevole e fortemente ripreso nella propria coscienza. Può essere che la lettura dell'Evangelo abbia questo stesso effetto per noi. Bisognava reagire, è ciò disse loro Neemia.
Leggendo la Bibbia, corriamo due pericoli opposti: 
1. Pensare che quello che leggiamo non sia per noi, che quel testo non ci riguardi personalmente.
2. Essere spaventati davanti alla santità di Dio e trascurare la grazia che ci offre.
Lo scopo principale della Parola di Dio è di rivelarci il mezzo per il quale la nostra relazione con Dio può essere ristabilita. Questo mezzo è Gesù Cristo che è andato di persona alla croce per salvarci. "In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati" (Atti 4:12). Per accettare questa salvezza occorre anzitutto riconoscerne il bisogno. Quindi Dio ci presenta le sue esigenze, che mettono in evidenza la nostra colpa davanti a lui.
Se Dio conduce la nostra coscienza a questa convinzione, ci annuncia anche la buona notizia della salvezza in Gesù Cristo. Egli riempie il cuore del peccatore pentito del sentimento della sua grazia. Una volta ricevuta, essa produce la gioia, una gioia serena, duratura, fondata sulla Parola di Dio, che non dipende dalle circostanze nelle quali possiamo passare.