Leggere – Isaia 1:18/31
Ø Un
invito al dialogo (18/20)
Siamo abituati a sentire spesso
questa frase: “occorre dialogare”, ma, mentre, fra gli uomini non sembra
esserci tale volontà, Dio rivolge all’uomo quest’invito.
Dio conosce il peccato del popolo
e gli offre, in grazia, di andare a Lui riconoscendo di meritare il giudizio e
la mancanza di mezzi per cancellare i suoi peccati.
Il popolo se riconoscerà i suoi
peccati e le sue iniquità come macchie (scarlatto
e porpora (18) sono due toni di rosso
che evocano il colore del sangue) sulla
sua anima, allora la grazia di Dio lo purificherà rendendolo
spiritualmente biancho come la neve e la lana.
È la “discussione” che avrà con
Dio che insegnerà a comprendere che Dio ha ragione e lui torto e che si
sbagliava sulla sua condizione.
L’obbedienza porterà
all’abbondanza di benedizioni (19) come un rifiuto porterà alla morte (20).
G La
purificazione del peccato deve essere preceduta dal riconoscimento di essere
dei peccatori. E lo stesso vale ancora per noi oggi.
Ø Cosa
è divenuta Gerusalemme (21/23)
La città “fedele” dove regnavano
“rettitudine” e “giustizia” (21) è completamente cambiata. È diventata “un covo
di assassini” che sono “ribelli e compagni di ladri” che amano prendere
tangenti e non fanno giustizia all’orfano ed alla vedova (23). Tutto questo non
può che provocare l’ira di Dio.
Il quadro che Isaia ci descrive
trova il suo culmine al momento del rigettamento di Cristo (cfr. Atti 3:13/15),
ma Dio non rimane insensibile a questo stato di cose.
Ø Dio
giudice e redentore (24/30)
Dio fa udire per la quinta volta
la Sua voce presentandosi come “il
potente d’Israele” (24), titolo che ne sottolinea l’autorità sovrana ed
annuncia che farà vendetta di coloro che opprimono il popolo. C’è una promessa
di purificazione per coloro che si convertiranno (27), un residuo fedele che
proverà vergogna di ciò che ha fatto in precedenza.
Ø Un
inevitabile giudizio (31)
Il giudizio di Dio sui peccati
del popolo trova riscontro nella storia passata del popolo d’Israele,
anticipazione della storia futura, ma a fianco del giudizio c’è una promessa di
grazia e di ristabilimento per coloro che hanno ascoltato la voce del loro Dio
(10), che sono andati verso di Lui per discutere insieme (18) e che hanno
disposto il loro cuore all’obbedienza (19).
Dio ha parlato, così sarà fatto,
sarà inevitabile che ciò che ha decretato non avvenga e nessuno potrà spegnere
quel fuoco (31) figura di un severo giudizio di Dio per Israele, ma anche del
terribile giudizio eterno per tutti quegli uomini che non daranno ascolto alla voce
di Dio che parla d’amore e di grazia nel Suo Figliolo.
D.C.