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mercoledì 28 maggio 2014

28 Maggio

Che cos'è l'uomo perché tu ti ricordi di lui o il figlio dell'uomo perché tu ti curi di lui?
Ebrei 2:6

Non c'è nessun giusto, neppure uno.
Romani 3:10

Coabitazione

Citiamo dal noto scrittore francese Albert Camus: "L'uomo è l'inconcepibile e scandaloso mistero della bellezza e del male, del sole e del fango, della vita e della morte".
Questa coabitazione nell'uomo del meglio e del peggio non è forse l'esperienza di ognuno di noi?
Il meglio: sono le capacità intellettuali dell'essere umano mediante le quali esplora con mezzi sempre più efficaci l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo. Maggiori ancora sono le azioni di altruismo, di dedizione, compiute nel corso dei secoli da uomini e donne che hanno consacrato (e qualche volta persino dato) la loro vita per il prossimo.
Il peggio: la violenza, gli scandali e l'immoralità che riempiono le pagine dei giornali ne sono una testimonianza. Ma non abbiamo bisogno di spulciare la cronaca per convincerci che l'uomo è capace del peggio. Se siamo obiettivi, riconosceremo che anche noi, in fondo, siamo capaci del peggio. 
La Bibbia, che è la Parola di Dio, svela la ragione profonda di questa stupefacente miscela di meglio e di peggio, sicché nessuno può pretendere di essere giusto agli occhi di Dio. Questa mescolanza deriva dal nostro allontanamento da Dio.
Ma la Bibbia ci dà anche il rimedio: andare a Dio così come siamo, riconoscere onestamente le nostre colpe e riporre la nostra fiducia in lui. Dio perdona il credente perché, sulla croce, Gesù Cristo ha regolato per sempre il problema del male che ci allontana da Dio. Egli è la sola strada verso Dio.