Leggere - MATTEO 13:31/35
Ø Un
piccolo seme per un grande albero
Il seme della senape era il più
piccolo conosciuto nel mondo di allora, ma era ben conosciuto il risultato
della crescita di questo seme: un albero che poteva arrivare fino a quattro,
cinque metri!
Anche la fede di un credente può
essere poca “quanto un granello di senape” (17:20), ma può spostare le
montagne.
Una volta seminato inizia il
processo di crescita, una crescita che prende, agli occhi degli uomini,
l’aspetto di un albero nel quale gli uccelli del cielo trovano riparo.
Nella Parola di Dio l’albero ci
parla di grandezza, magnificenza, tale è stato l’aspetto dei grandi regni del
passato come l’Egitto e l’Assiria (Ezechiele 31) e Babilonia (Daniele 4:10).
Nella sua grandezza quest’albero
ha dato riparo ad ogni tipo di uccelli del cielo figura delle potenze
demoniache (Apocalisse 18:2) che corrompono gli uomini.
Ma il giudizio è alle porte, la
scure è alla radice di quest’albero (3:10) che presto sarà abbattuto per essere
gettato nel fuoco.
Ø Il
lievito
Una volta introdotto
quest’elemento nella farina inizia un processo di crescita inarrestabile. La
pasta cesserà di crescere solo sotto l’azione del fuoco, unico elemento che ne
ferma l’azione.
Il Signore parla a più riprese
del lievito: quello dei Farisei e dei Sadducei (16:11) e di Erode (Marco 8:15) volendo,
cosi, sottolineare l’azione malefica dell’ipocrisia, delle false dottrine,
della mondanità e della corruzione morale.
Nell’offerta “di fior di farina”
(Levitico 2) questo elemento non doveva comparire, figura della perfetta umanità del
nostro Signore Gesù Cristo.
Ø Aprirò
la mia bocca.
Il Signore ha parlato in parabole
adempiendo così le Scritture (Salmo 78:2) ed allo stesso tempo insegnando cose che
ancora non erano state rivelate. Il Suo parlare poteva apparire oscuro agli
ascoltatori ma per coloro che desideravano saperne di più era disponibile a
parlare un linguaggio più chiaro ed esplicito (13:36/37).
In queste parabole appare chiaro che non possiamo tornare
indietro, il male non potrà essere arrestato che con un’azione di giudizio, ma
siamo esortati, in tutta la Parola, a non adagiarci su questo e fare tutto ciò
che è possibile per evitare che il male entri in noi e fra noi.
D.C.