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martedì 13 maggio 2014

Fare il bene

Leggere - Marco 3:1/6

Ø  Osservare il Signore
Il Signore entra ancora una volta nella Sinagoga, il luogo dove era letta la Parola di Dio e, anziché trovare delle persone disponibili ad ascoltare i Suoi insegnamenti, vi trova tutto ciò che caratterizza la miseria dell’uomo: l’infermità e l’orgoglio.
Da una parte l’uomo dalla mano paralizzata che ci parla della miseria e del bisogno, dall’altra l’orgoglio che cerca ogni appiglio per accusare ed opporsi al Signore.
Il Signore Gesù entra proprio là. Il suo scopo è duplice: guarire l’infermità ed anche il cieco orgoglio dei Suoi accusatori.
Quel paralitico offre ai Farisei un’occasione per osservare l’operato del Signore in vista di un’accusa che possa inchiodarLo di fronte alla legge mosaica, ma il Signore facendolo alzare e mettendolo al centro dell’attenzione di tutti (3) fornisce a quelle persone un’occasione per riflettere sulla grazia di Dio che va ben al di là dell’interpretazione rigida della legge.

Ø  Nessuna risposta per una solenne domanda
Il Signore, facendo mettere il paralitico al centro della Sinagoga, ha spostato il punto focale degli sguardi dei presenti.
Ora che l’uomo infermo è al centro dell’attenzione di tutti il Signore rivolge loro una domanda retorica: era lecito in giorno di sabato fare del bene ad un uomo nel bisogno?
Con dei cuori sinceri la risposta sarebbe stata facile, ma il silenzio dei Farisei è eloquente e dimostra la perversione dei loro cuori che aveva trasformato la legge, buona, santa e giusta in un ostacolo alla misericordia divina.
I Farisei tacciono. Sono, come è sempre accaduto, ripresi nella loro coscienza, non hanno parole per replicare e da accusatori diventano accusati. Questa nuova condizione anziché farli riflettere e tornare sui loro passi, aumenta ancora di più l’odio per il Signore.

Ø  Indignato!
Siamo abituati a conoscere la bontà del Signore, ma non dobbiamo abusarne. La Sua indignazione sale quando volgendo lo sguardo intorno, trova solo persone dal “cuore indurito” (5). L’uomo paralitico viene guarito e la potenza e la grazia del Signore sono una volta di più dimostrate ed i suoi nemici, messi a tacere, non possono che “tenere consiglio” per accordarsi contro di Lui per ucciderLo.


D.C.