Leggere - 2 Timoteo 1:1/7
Ø Un caro e fedele figlio
Non possiamo fare a meno, leggendo questi
versetti, di constatare l’affezione che Paolo aveva per Timoteo.
Si rivolge a lui chiamandolo “figlio” (2), implicando
una relazione particolare verso questo suo giovane collaboratore (cfr. 1 Corizi 4:17 – Filippesi 2:22).
Indirizzandogli questa seconda lettera chiede a
Dio ed al Signore che possa avere grazia, misericordia e pace. Non si tratta
qui di ciò che Timoteo ha ricevuto da Dio mediante la fede, ma degli effetti
pratici che quest’opera ha nella sua vita.
·
La
grazia non è quella rivolta ad ogni uomo peccatore ma la sfera dell’amore
divino in cui ogni credente viene a trovarsi nella sua vita quotidiana.
·
La
misericordia è quella che dà al credente la forza di proseguire il cammino
anche in mezzo a tante difficoltà a causa della sua testimonianza.
·
La
pace non è qui quella fatta con Dio mediante la giustificazione (Romani 5:1), ma la pace di Dio, quella che supera ogni intelligenza (Filippesi 4:7) e che custodisce il credente.
Ø Un giovane per cui pregare
Paolo, nelle sue preghiere, non dimenticava di
presentare al Signore, questo giovane. Timoteo ne aveva bisogno, perché era
timido ed aveva bisogno di trovare forza, amore ed autocontrollo (7).
Fin da piccolo aveva avuto conoscenza degli
scritti sacri (2 Timoteo 3:15) e la fede che era stata nella nonna e nella madre (5)
aveva contribuito a farlo crescere in un ambiente favorevole finché,
responsabilmente, era diventato un discepolo di cui l’assemblea locale rendeva
una buona testimonianza ed che aveva convinto Paolo dell’opportunità di
portarlo con sé (Atti 16:1/3).
Oltre alle preghiere Timoteo aveva bisogno di
essere esortato, affinché potesse adempiere il suo servizio col carisma che era
in lui (6).
Ø Due riflessioni si impongono!
G Cari giovani, che siete
nati in famiglie di credenti, l’esempio di Timoteo deve portarvi a riflettere
sul privilegio che il Signore, nella Sua grazia, vi ha concesso, ma anche sulla
responsabilità che avete. Se non farete la vostra parte quali scuse troverete,
davanti al Signore, quando vi chiederà conto di tali privilegi e dell’uso del
dono che vi ha dato affinché poteste servirLo in mezzo ai santi e nel mondo?
G Cari fratelli più
anziani, se vi sono nella vostra assemblea locale dei giovani come Timoteo, che
hanno a cuore di onorare e servire il Signore, sono fra i soggetti delle vostre
preghiere? Sapete incoraggiarli a “ravvivare il carisma di Dio” e spingerli al
loro servizio per il Signore?
D.C.