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lunedì 19 maggio 2014

19 Maggio

Vedendo le folle, (Gesù) ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore.
Matteo 9:36

Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonato in Cristo.
Efesini 4:32

La compassione

Su un grande tappeto del palazzo dell'ONU a New York si possono leggere, finemente intessute, queste parole del poeta persiano Al-Din Saadi, vissuto nel diciottesimo secolo: "Tutti gli uomini sono creati di una stessa essenza. Se uno soffre, gli altri non possono restare in pace. Voi che rimanete indifferenti di fronte al fardello di sofferenze degli altri, non meritate di essere chiamati umani".
Queste parole fanno da eco ad un insegnamento importante della Bibbia: l'appello alla compassione. Nella Bibbia essere giusto non significa soltanto non fare del male, ma anche essere sensibili alla sventura dell'altro, e agire per venire in aiuto (Giobbe 29:12-16; Proverbi 12:10). La compassione è la vera energia in favore di tutta l'umanità.
Il cristianesimo non è una morale, è una vita, la vita stessa di Gesù che si esprime mediante quelli che credono in lui. Scorrendo gli evangeli, leggiamo che Gesù ha avuto compassione. Lui, il Figlio di Dio, si è fatto uomo per avvicinarsi a noi e manifestarci la compassione di Dio. Infatti Dio si rivela come un Dio di compassione. Il Signore Gesù non ha soltanto parlato, ma ha agito, ed ha persino dato la sua vita per amore per noi peccatori.
Credenti, impariamo ad avvicinarci agli altri, non per aderire alle loro idee, ma essendo sensibili alle loro difficoltà e alle loro sofferenze, e soprattutto coscienti del loro bisogno urgente di Dio. Noi abbiamo gustato la bontà di Dio per noi, la sua pazienza, il suo perdono; allora possiamo essere delicati e pieni di attenzione per il prossimo.