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venerdì 16 maggio 2014

L'iniquità dell'uomo e la luce divina – Salmo 36

Questo Salmo esprime i sentimenti di coloro che si rifugiano nella presenza di Dio realizzando che offre loro delle risorse in mezzo a tutto il male da cui sono circondati.

Ø  L’iniquità dell’uomo (1/4).
L’empio è caratterizzato dall’assenza del “timore di Dio” (1). Senza questo sentimento non c’è nessun rimorso per le azioni malvagie che compie e, per conseguenza, continua a fare il male (3). Finisce con illudere se stesso (2) e decide volontariamente di vivere nella malvagità scegliendo “la via che non è buona”  ed addirittura “medita l’iniquità” sul suo letto durante la notte (4).

Ø  La benevolenza di Dio (5/9).
Il credente, al contrario, è capace di vedere ed apprezzare i caratteri di Dio.
·        La bontà e la fedeltà (5) che sono al di sopra della potenza del male e fuori della portata dell’uomo e senza limiti.
·         La giustizia (6) che ha la stabilità della montagna e
·         i suoi giudizi che hanno la profondità dell’oceano (Ro 11:33).
·         Il soccorso (6) che viene in aiuto degli uomini, ma che ha cura anche degli animali (cfr. Mt 10:29).
·     Un rifugio (7) che è il riparo dalla malvagità dell’uomo (Sl 17:8) e nel quale trova tutte le risorse necessarie per nutrire e dissetare la sua anima (8).
·         La vita e la luce. La vita paragonata ad una fonte (9) alla quale può abbeverarsi per non avere più sete e che diventerà in lui “una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna” (Giovanni 4:14) e più ancora, sotto l’azione dello Spirito Santo, “fiumi d’acqua viva” (Giovanni  7:38). La luce (1 Giovanni  1:5) che coloro che hanno Cristo devono manifestare nel loro comportamento (Efesini 5:8). Questi due caratteri danno al credente sicurezza (Salmo 27:1) e sono stati pienamente manifestati nella persona di Cristo (Giovanni  1:4 e 14).

Ø  Una richiesta (10/12).
Questo salmo termina con una preghiera: che tutti coloro, fedeli come lui, scoprano le ricchezze della bontà e della giustizia divina, perché queste sono le sorgenti delle benedizioni per coloro che temono Dio in un mondo caratterizzato dalla malvagità dell’uomo empio.

G  Cari amici, in un mondo che non distingue più il bene dal male e che mostra in ogni forma, sia a parole che in azioni, tutta la sua mancanza del timore di Dio, ricordiamoci che la sorgente del peccato è nel cuore dell’uomo (Matteo 15:18/20) e per questo siamo chiamati a fuggire da queste cose e ricercare: giustizia, pietà, fede, amore, costanza e mansuetudine (1 Timoteo 6:11).


D.C.