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venerdì 9 maggio 2014

Necessità dell'obbedienza

Leggere – ISAIA 58:1/14


Ø  Come una tromba
Il profeta viene invitato ad alzare la sua voce per far sentire al popolo la responsabilità del suo comportamento. Esso ricerca ogni giorno le vie del SIGNORE, chiede dei giusti giudizi (2), digiuna, affligge la sua anima, ma non vede i risultati di tale atteggiamento e si chiede il perché (3). In apparenza questo popolo sembra devoto, zelante, che prenda piacere ad accostarsi al suo Dio, ma la realtà è ben diversa.
Il digiuno è fatto per litigare, per fare discussioni  solo per farsi notare (4), ma non è questo il digiuno che Dio richiede (5), Dio vuole piuttosto, che i Suoi lascino la malvagità, che si vada incontro ai bisognosi (6), che si dia da mangiare agli affamati, che si eserciti l’ospitalità, che ci si avvicini al prossimo (7).
Questo quadro, oggi, non è cambiato di molto. Molti che si dicono cristiani si comportano ben diversamente da come il Signore vorrebbe, ci si ammanta di cristianesimo ma di cristiano c’è ben poco.
Siamo capaci, cari credenti, di far sentire la nostra voce come una tromba per denunciare questo comportamento del mondo cosiddetto cristiano?

Ø  La vera obbedienza
Se il digiuno sarà secondo il desiderio di Dio, se sarà accompagnato da un comportamento degno del nome che portiamo, allora la benedizione del nostro Dio non tarderà: spunterà come l’aurora (8). Allora le nostre preghiere troveranno una risposta (9), Egli sarà la nostra guida, sarà cibo e forza (11/a). Saremo di coloro che possono essere ammirati come un giardino fiorito, come una sorgente inesauribile che può dissetare altri (11/b).

Ø  Il santo giorno
Per Israele si trattava del sabato (13), giorno del riposo che Dio aveva stabilito perché il Suo popolo si ricordasse della creazione (Esodo 20:11) e della redenzione (Deuteronomio 5:15) era per questi motivi che l’Eterno aveva santificato questo giorno.
Per noi è la domenica il giorno che il Signore ha santificato affinché ci ricordiamo di Lui e possiamo applicare per noi le esortazioni di questi ultimi versetti di questo capitolo per trovare tutta la nostra gioia nel Signore (14).
   

D.C.