Leggere – ISAIA 58:1/14
Ø Come una tromba
Il profeta viene
invitato ad alzare la sua voce per far sentire al popolo la responsabilità del
suo comportamento. Esso ricerca ogni giorno le vie del SIGNORE, chiede dei
giusti giudizi (2), digiuna, affligge la sua anima, ma non vede i risultati di
tale atteggiamento e si chiede il perché (3). In apparenza questo popolo sembra
devoto, zelante, che prenda piacere ad accostarsi al suo Dio, ma la realtà è
ben diversa.
Il digiuno è fatto per
litigare, per fare discussioni solo per
farsi notare (4), ma non è questo il digiuno che Dio richiede (5), Dio vuole
piuttosto, che i Suoi lascino la malvagità, che si vada incontro ai bisognosi
(6), che si dia da mangiare agli affamati, che si eserciti l’ospitalità, che ci
si avvicini al prossimo (7).
Questo quadro, oggi, non
è cambiato di molto. Molti che si dicono cristiani si comportano ben
diversamente da come il Signore vorrebbe, ci si ammanta di cristianesimo ma di
cristiano c’è ben poco.
Siamo
capaci, cari credenti, di far sentire la nostra voce come una tromba per
denunciare questo comportamento del mondo cosiddetto cristiano?
Ø La vera obbedienza
Se il digiuno sarà
secondo il desiderio di Dio, se sarà accompagnato da un comportamento degno del
nome che portiamo, allora la benedizione del nostro Dio non tarderà: spunterà
come l’aurora (8). Allora le nostre preghiere troveranno una risposta (9), Egli
sarà la nostra guida, sarà cibo e forza (11/a). Saremo di coloro che possono
essere ammirati come un giardino fiorito, come una sorgente inesauribile che
può dissetare altri (11/b).
Ø Il santo giorno
Per Israele si trattava
del sabato (13), giorno del riposo che Dio aveva stabilito perché il Suo popolo
si ricordasse della creazione (Esodo 20:11) e della redenzione (Deuteronomio 5:15) era per
questi motivi che l’Eterno aveva santificato questo giorno.
Per noi è la domenica il
giorno che il Signore ha santificato affinché ci ricordiamo di Lui e possiamo
applicare per noi le esortazioni di questi ultimi versetti di questo capitolo
per trovare tutta la nostra gioia nel Signore (14).
D.C.