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sabato 17 maggio 2014

Un consiglio reso vano – 2 Samuele 17:1/14

Dio non aveva permesso a Cusai, l’Archita, di interferire nel primo consiglio dato da Aitofel per potere esercitare la Sua disciplina contro Davide ma questo secondo consiglio deve essere annullato per permettere a Dio di esercitare la Sua grazia.

Ø  Il secondo consiglio di Aitofel (1/4).
Il piano elaborato è semplice: mettersi alla testa di dodicimila uomini (1) per inseguire e catturare Davide e riportare il popolo sotto lo scettro di Absalom.
Lui stesso si sarebbe messo alla testa degli uomini per spaventare il popolo (2) e catturare la sola persona che valesse quanto tutto il resto del popolo (3).
La superiorità numerica, dodicimila contro uno, avrebbe assicurato la vittoria e tutta la gloria sarebbe ricaduta su Aitofel.
Questo consiglio fa pensare alle parole del profeta Zaccaria: “insorgi, o spada, contro il mio pastore … colpisci il pastore e siano disperse le pecore!” (Zaccaria 13:7) applicabili al Signore (Marco 14:27).
Absalom è conquistato da questo consiglio, frutto della saggezza umana (16:23), ma Davide ha pregato (15:31) e Dio risponderà a questa preghiera.

Ø  Il consiglio di Cusai (5/14).
Perché Absalom prova il bisogno di consultare Cusai quando il consiglio precedente era piaciuto a lui ed agli anziani del popolo? La risposta è nell’ultimo versetto di questo capito: Dio ha preso in mano gli avvenimenti.
Il consiglio di Cusai si sviluppa in varie argomentazioni.
·         Conosce il valore di Davide e dei suoi uomini e sa che una vittoria solo parziale li avrebbe portati ad una maggiore combattività ed avrebbe avuto un effetto disastroso sul morale dell’esercito di Absalom (8/10).
·         Gioca sulla vanità e sull’orgoglio di Absalom proponendo di usare tutto l’esercito e di essere lui stesso a guidarlo (11), in modo che la gloria fosse unicamente sua.
Tutti gli uomini d’Israele definiscono “migliore” il consiglio di Cusai rispetto a quello di Aitofel, senza sapere che è Dio che ha in mano ogni cosa ed il “buon consiglio” (14) di Aitofel sarà, così, reso vano dimostrando che “ogni decisione viene dal SIGNORE” (Proverbi 16:33).

G  Se nelle circostanze avverse, quando il nemico ed il mondo fanno quadrato attorno a noi, ci rimettiamo nelle mani del Signore, sarà Lui a dirigere gli avvenimenti e realizzeremo “che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio” e che “noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati” (Romani 8:28 e 37).


D.C.